Le ricerche botaniche nell’Arcipelago
Le prime ricerche relative alla flora dell’Arcipelago, furono svolte da Giuseppe Giacinto Moris (1796-1869) che le incluse all’interno della prima opera botanica regionale il Flora Sardoa, indicando genericamente l’Arcipelago come Isole intermedie e specificando il nome delle singole isole, solo nei casi di ritrovamenti di specie particolarmente interessanti. La pubblicazione di quest’opera restò tuttavia incompleta, pur avendo redatto già un primo elenco delle specie presenti. Un altro importante contributo, lo si deve a Patrizio Gennari (1820-1897) che effettuò un’approfondita esplorazione nell’isola di Caprera pubblicando nel 1870 la Florula di Caprera. Ma è solo tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento che un ufficiale medico della Marina, Antonio Vaccari (1867-1961), incaricato di esaminare i forti dell’Arcipelago, potè effettuare una lunga serie di approfondite ricerche nel territorio, pubblicando nel 1928, la più esaudiente ricerca sulla flora con un elenco di 743 specie con ben 241 nuove entità segnalate da lui. Negli anni sessanta un altro contributo viene dato da Luigi Desole (1904-1969), in occasione di una ricerca organizzata dalla Società Geografica Italiana.
Dagli anni ottanta, si susseguono altri studi, prima ad opera di Giovanni Cesaraccio (1950-1992), botanico per passione, che più di ogni altro potè esplorare le isole, vievendo a La Maddalena e pubblicando due quaderni naturalistici: Flora dell’Arcipelago di La Maddalena (1988 e 1992) e Caprera natura nel 1992. Biondi nel 1992, segnala 6 nuove associazioni vegetali presenti nell’arcipelago e fino ad allora sconosciute per la scienza. Sempre nel 1992, Bocchieri pubblica un lavoro sulla componente floristica di 22 isolotti lungo le coste dell’Arcipelago. Fino ad oggi, l’opera più completa ed approfondita risulta quella di Bocchieri che nel 1996 elencò ben 983 entità con una precisa indicazione degli habitat e dei siti di ritrovamento nell’Arcipelago.
Le ricerche si susseguono con altri botanici, di particolare interesse lo studio sulle associazioni vegetali effettuati da Biondi e Bagella nel 2005 e nel corso degli anni, le segnalazioni relative alle specie endemiche da parte di Arrigoni, Camarda, Corrias, Diana e Valsecchi. Nel 2014 viene pubblicato Le orchidee dell’Arcipelago di La Maddalena di Marco Iocchi-Fabio Presutti, un altro piccolo contributo alla conoscenza floristica di questo Arcipelago, dove vengono descritte le 21 specie di orchidee ritrovate su queste isole.
Flora e vegetazione
Sulla base degli ultime ricerche effettuate da Biondi e Bagella (2005), la flora delle isole è costituita da 986 specie con un totale di cui 51 endemiche. Vorremmo fare una piccola puntualizzazione riguardo gli endemismi, in quanto rappresentano la componente di maggior pregio della flora di un territorio. Queste ultime sono in realtà 45, considerando che alcune entità non sono state ritrovate in nessuna delle isole in tempi recenti e nemmeno dai sottoscritti. Queste specie vengono oggi menzionate tra le specie endemiche dell’Arcipelago semplicemente riportando, erroneamente, i dati del passato: Bryonia marmorata ritrovata dal Vaccari addirittura nel 1894, Mercurialis corsica ritrovata da Cesaraccio nel 1984, Mentha insularis ritrovata da Bèguinot-Landi nel 1931, Oenanthe lisae attribuita per errore alla flora dell’arcipelago e oggi probabilmente scomparsa, Soloiroila soleirolii ritrovata da Bèguinot nel 1929 e Stachys corsica ritrovata dal Desole nel 1961.
La vegetazione dell’Arcipelago è caratterizzata dalla macchia mediterranea che ben si adatta al clima di queste isole, con estati torride sempre più prolungate, piogge intense concentrate nel solo periodo autunno-inverno e forti venti per buona parte dell’anno. La peculiarità delle specie che costituiscono la macchia, sono certamente le essenze aromatiche che rappresentano un po’ il profumo della Sardegna, il profumo di casa che ogni sardo riconosce al rientro da un lungo viaggio. Sono resine profumate che corollano un adattamento di queste entità nel corso dei secoli e che hanno portato ad avere foglie coriacee, spesse, impermeabili, succulente, ricoperte da peli e talvolta spinose, il tutto per limitare la traspirazione, trattenere l’umidità dell’aria e accumulare acqua.
Sono le sclerofille sempreverdi, composte in prevalenza da cisto (Cistus monspeliensis), mirto (Myrtus communis), euforbia arborea (Euphorbia dendroides), ginepro fenicio (Juniperus phoenicea), corbezzolo (Arbutus unedo), lentisco (Pistacia lentiscus), ginestra spinosa (Calicotome villosa), erica arborea (Erica arborea), scopa (Erica scoparia), fillirea (Phillyrea latifolia), ilatro sottile (Phillyrea angustifolia) e alaterno (Rhamnus alaternus). La macchia mediterranea si spinge fin dove iniziano i luoghi più aridi e battuti dal vento, per fare spazio alla gariga, dove vegetano arbusti bassi e aromatici, con foglie ricoperte di lanugine o spinose. Qui troviamo: l’elicriso (Helichrysum italicum), l’erba gatto (Teucrium marum), la lavanda (Lavandula stoechas), il cisto femmina (Cistus salvifolius), l’assenzio di Corsica (Artemisia densiflora), la ginestra di Corsica (Genista corsica), la betonica glutinosa (Stachys glutinosa) e l’euforbia balearica (Euphorbia pithyusa). Nei rocciai granitici, in un ambiente povero di substrato, troviamo piante che crescono aderenti al suolo, con radici a sviluppo laterale per permettere una maggiore penetrazione nelle fessure delle rocce, quali: il becco di gru corso (Erodium corsicum), il finocchio marino (Crithmum maritimum), diverse specie di limonium (Limonium sp.), la franchenia (Frankenia laevis) e la spergularia con radice robusta (Spergularia macrorhiza). Nella costa sabbiosa, vegetano specie che hanno sviluppato delle caratteristiche anatomiche tali da poter resistere in questi luoghi aridi e ventosi. Tipiche di questo ambiente sono: il giglio marino (Pancratium maritimum), il ravastrello marittimo (Cakile maritima), il cardo delle spiagge (Eryngium maritimum), il finocchio litorale (Echinophora spinosa), il rosmarino (Rosmarinus officinalis), l’euforbia delle spiagge (Euphorbia paralias), la violacciocca del mare (Matthiola sinuata), le salicornie (Salicornia sp.) e numerose Graminacee come l’Ammophila littoralis, l’Agropyron elongatum e lo Sporobolus pungens.
Le grandi formazioni naturali della macchia-foresta di Olea europaea var. sylvestris, Juniperus phoenicea, Arbutus unedo ed Erica arborea sicuramente presenti in passato nelle isole maggiori sono oggi scomparse, a causa dello sfruttamento che iniziò a partire dall’Ottocento, quando grandi quantità di lagname vennero utilizzate per la costruzione delle grandi fortificazioni militari, come legna per ardere e per la creazione di carbonaie. Alcuni vetusti esemplari di queste specie, sono scampati a quest’opera di distruzione e si possono ancora ammirare, ben nascosti tra le rocce, nelle vallate e nei dirupi più impervi delle isole dove l’uomo non è mai arrivato. Oggi, la modesta vegetazione forestale è rappresentata dai boschi di leccio (Quercus ilex) presenti a Caprera e a La Maddalena.
I primi, in particolar modo, sono oggi messi a rischio a causa della presenza di un parassita patogeno la Diplodia corticola che causa una cancro alla corteccia che porta al disseccamento dei rami e alla morte della pianta. Molto più rara la quercia da sughero (Quercus suber), da segnalare la presenza di un bosco molto giovane a La Maddalena in località Sasso Rosso. A Caprera troviamo le belle pinete artificiali a pino domestico (Pinus pinea), pino d’Aleppo (Pinus halepensis) e pino marittimo (Pinus pinaster), impiantate dagli inizi del secolo scorso e una decina di esemplari di pino delle Canarie (Pinus canariensis).
Una ricca vegetazione a Tamarix africana cresce in prossimità degli acquedotti e delle zone umide, sulle isole di Caprera, La Maddalena, e Santa Maria. Sempre nelle isole maggiori, troviamo Eucalyptus camaldulensis impiantati negli anni ’50 del secolo scorso, con un bel boschetto in località Arcaccio a Caprera, numerose Acacia cynophylla presenti un po’ ovunque e rigogliosi pioppi (Populus ssp.) soprattutto in località Stagnali e Fontanaccia a Caprera. Di grande importanza naturalistica e storica gli alberi monumentali legati alla vita di Giuseppe Garibaldi a Caprera e impiantati dallo stesso. Presso il Compendio, vegetano due famosi Pinus pinea: il “pino di Clelia”, piantato all’interno del cortile alla nascita della figlia nel 1867 e il grande pino all’ingresso della casa, sotto il quale Garibaldi voleva essere cremato. Altre specie si trovano all’interno dell’attuale Museo e in zona Fontanaccia e sono: Pinus halepensis, Pinus brutia, Juniperus phoenicea, Olea europaea, Cupressus macrocarpa, Cupressus sempervirens, Ceratonia siliqua, Acacia farnesiana, Quercus robur, Pyrus communis, Fraxinus ornus e Populus nigra.
NUOVE SEGNALAZIONI PER LA FLORA DELL’ARCIPELAGO
Durante le nostre escursioni, abbiamo avuto la fortuna di segnalare dieci nuove specie per la flora dell’Arcipelago. Le più importanti sono: Jasone maritima, specie mai descritta prima per la flora italiana, ritrovata per la prima volta sull’isola di La Maddalena (Fabio Presutti-Marco Iocchi) nel 2009 e Stachys salisii , raro endemismo della Sardegna, Corsica e Arcipelago Toscano, ritrovata sull’isola di Caprera (Fabio Presutti) nel 2018.
Le altre 7 nuove specie per la flora dell’Arcipelago di La Maddalena sono: Allium neapolitanum, Verbascum nigrum, Alisma lanceolatum, Carduus nutans, Limonium sinuatum, Eudianthe coeli-rosa e Romulea ramiflora.
Componente endemica
Le specie endemiche, sono le piante esclusive che vivono solo in un determinato territorio, avendo spesso areali di distribuzione abbastanza ristretti. Rappresentano quindi la componente vegetale più importante di un dato territorio.
Allium parciflorum Viv. – Tra la macchia e nelle garighe; isole maggiori; rara.
Apium crassipes (Koch ex Rchb.) Rchb. fil. – Luoghi umidi; isole maggiori; molto rara.
Arenaria balearica L. – Anfratti rocciosi; isole maggiori; rara
Artemisia densiflora L.– Vegeta su rupi costiere e su sabbie consolidate. Diffusa sulle isole maggiori.
Aristolochia rotunda L. ssp. insularis (Nardi et Arrig.) Gam. – Pratelli; isole maggiori; rara
Arum pictum L. fil. -Ambienti ruderali e fortini; comune.
Bellium bellidioides L. – Pratelli; comune.
Borago pygmaea (DC.) Chater et Greuter – Pratelli, zone sassose e lungo i sentierini; comune.
Buphthalmum inuloides Moris – Tra gli anfratti rocciosi; specie endemica della Sardegna; su una sola isola; rarissima.
Brimeura fastigiata (Viv.) Chouard – Tra le rocce e talvolta molto vicino al mare; rara.
Cymbalaria aequitriloba (Viv.) A. Cheval.– Tra gli anfratti rocciosi; isole maggiori; rara.
Carduus fasciculiflorus Viv. -Aree degradate; La Maddalena e Caprera; comune.
Colchicum corsicum Baker (= Colchicum verlaquiae Friedl.) – Pratelli, sentieri e garighe litoranee; isole maggiori; raro.
Crocus minimus DC. – Pratelli e garighe; comune.
Delphinium pictum Willd. – Anfratti rocciosi; La Maddalena; molto raro.
Dipsacus ferox Loisel. – Aree degradate e bordi delle strade; La Maddalena e Caprera; comune.
Dracunculus muscivorus (L. fil.) Parl. – Ambienti ruderali e fortini; comune.
Erodium corsicum Lém. – Litorali rocciosi; comune.
Euphorbia cupanii Guss. ex Bertol. – Bordi delle strade e tra la macchia; rara.
Evax rotundata Moris – Pratelli, zone sassose e lungo i sentierini; comune.
Ferula arrigonii Bocchieri – Garighe e rocciai; isole maggiori; rara.
Galium verrucosum halopilum (Ponzo) Natali & Jeanmonod. – Anfratti rocciosi e umidi; molto rara.
Genista corsica (Loisel.) DC. – Garighe e tra la macchia; molto diffusa.
Helichrysum microphyllum Willd. – Garighe, zone rocciose e tra la macchia; molto diffusa.
Limonium articulatum
Limonium glomeratum (Tausch)
Limonium contortirameum (Mab.) Erben – Litorali rocciosi; raro.
Limonium cunicularium Arrigoni et Diana – Litorali rocciosi; specie endemica dell’Arcipelago; La Maddalena, Razzoli e Santa Maria; raro.
Limonium dubium (Guss.) R. Litard– Litorali rocciosi; raro.
Limonium strictissimum (Salz.) Arrigoni et Diana – Litorali rocciosi; raro.
Limonium virgatum (Willd.) Fourr. – Litorali rocciosi; raro.
Mentha requienii Benth. – Tra gli anfratti rossiosi e umidi; rara.
Mentha insularis Requien
Nananthea perpusilla (Loisel.) DC – Tra gli anfratti rossiosi e umidi; molto rara.
Ophrys exaltata subsp. Morisii Martelli (= Ophrys Morisii Mart.) – Pratelli e margini macchia mediterranea; isole maggiori; rara.
Ophrys panormitana (Tod.) Soó
Ornithogalum biflorum Jordan et Fourreau – Pratelli e garighe; comune.
Orobanche rigens Loisel. – Specie parassita di Genista corsica; abbastanza comune.
Pancratium illyricum L. – Luoghi rocciosi e lungo i corsi d’acqua; comune.
Ptilostemon casabonae (L.) Greuter – Aree degradate e bordi delle strade; comune.
Romulea requienii Parl. – Pratelli e garighe; comune.
Romulea revelieri Jordan et Fourr. – Pratelli, garighe; rara.
Scrophularia trifoliata L. – Rocciai; rara.
Silene velutina Pourret ex Loisel.– Isolotti minori e La Maddalena; rara.
Soleiroila soleirolii (Req.) Dandy
Spergularia macrorhiza (Réq. ex Loisel.) Heynh. – Litorali rocciosi; comune.
Stachys glutinosa L. – Macchie e garighe; diffusa.
Stachys salisii Jordan & Fourr. – Pratini tra la macchia degradata; nelle isole maggiori. Si tratta dell’ultimo ritrovamenti tra gli endemismi dell’Arcipelago, avvenuto nel marzo 2018.
Urtica atrovirens Réq. ex Loisel. – Luoghi ruderali; molto rara.
Verbascum conocarpum Moris – Garighe e tra la macchia; comune.
Vinca sardoa (Stearn) Pignatti – Bordi delle strade e giardini; endemica della Sardegna; presente a La Maddalena e Caprera; rara.
Specie rare e di interesse fitogeografico
Si tratta di specie non endemiche, ma particolarmente rare o alto interesse fitogeografico, in quanto la loro sopravvivenza è strettamente legata da habitat molto delicati e spesso minacciati dalla pressione antropica. Ne sono un esempio le specie che vegetano in ambienti dunali o in ambienti umidi.
Anagallis minima (L.) E. H. L. Krause – Anfratti rocciosi e umidi; molto rara.
Anthyllis barba-Jovis L. – Zone costiere – Budelli, Santa Maria e isolotti; rara.
Armenia pungens (Link) Hoffmanns e Link – Zone costere e dune sabbiose; La Maddalena e Spargi; rara.
Asplenium marinum L.– Anfratti rocciosi- Caprera, La Maddalena e Spargiotto; rara.
Baldellia ranunculoides (L.) Parl. – Stagni e pozze d’acqua; rara.
Bidens frondosa L. – Zone umide- Isole maggiori-rara.
Carduus cephalanthus Vis. – Aree degradate; raro.
Cheilanthes maderensis Lowe – Anfratti rocciosi; molto rara.
Cynomorium coccineum L. – Zone costiere; comune.
Cutandia divaricata (Desf.) Asch. et Graeb. – Zone dunali; molto rara.
Cutandia maritima (L.) Barbey – Zone dunali; molto rara.
Elatine macropoda Guss– pianta acquatica-segnalata in Sardegna solo a Caprera (Biondi e Brugiapaglia, 1995)
Ephedra ddistachya L. – Zone sabbiose; Spargi; molto rara.
Galium minutulum Jordan – Pratelli e garighe; rara.
Gennaria diphylla (Link) Parl. – Tra la macchia; comune.
Helichrysum microphyllum Willd. – Garighe, zone rocciose e tra la macchia; molto diffusa.
Jasione maritima (Duby) L.M. Dufor – segnalata in Italia per la prima volta sull’isola di La Maddalena. (Fabio Presutti-Marco Iocchi) nel 2009, costituisce un importante ampliamento della conoscenza del suo areale verso i territori del Mediterraneo centrale.
Juniperus oxycedrus subsp. macrocarpa (Sm.) Neilr. – dune sabbiose; sporadico nell’
Arcipelago.
Isoëtes duriei Bory – Luoghi umidi; molto rara.
Isoëtes velata A. Brann – Luoghi umidi; molto rara.
Laurentia gasparrini (Tin.) Strobl – Anfratti rocciosi e umidi; molto rara.
Limodorum abortivum (L.) Schwarz – Tra la macchia e leccete; isole maggiori.
Ophyoglossum lusitanicum L. – Zone rocciose; isole maggiori; molto rara.
Pancratium maritimum L. – Dune e spiagge; comune.
Prasium majus L.– Tra la macchia; Budelli e Santa Maria; molto rara.
Senecio cineraria DC. – Zone costiere; comune.
Serapias nurrica subsp. Nurrica Corrias – Pratelli aridi e garighe a cisto; isole maggiori; rara.
Urginea fugax (Moris) Steinh. – Pratelli, tra la macchia e bordo strada; rara.
Vitex agnus-castus L. – Zone ombrose e umide; isole maggiori; rara.
ORCHIDEE DELL’ARCIPELAGO
Anacamptis laxiflora (Lam.) R.M.Bateman, Pridgeon & M.W.Chase
Anacamptis longicornu (Poir.) R.M.Bateman, Pridgeon & M.W.Chase
Anacamptis papilionacea (L.) R.M.Bateman, Pridgeon & M.W.Chase
Anacamptis x bornemannii Asch.
Barlia robertiana (Loisel.) Greuter
Gennaria diphylla (Link) Parl.
Limodorum abortivum (L.) Sw.
Neotinea lactea (Poir.) R.M.Bateman, Pridgeon & M.W.Chase
Neotinea maculata (Desf.) Stearn
Ophrys bombyliflora Link
Ophrys exaltata Ten. subsp. morisii (Mart.) Del Prete
Ophrys incubacea Bianca
Ophrys iricolor Desf. subsp. eleonorae (Devillers-Tersch. & Devillers) Paulus & Gack ex Kreutz
Ophrys panormitana (Tod.) Soó
Ophrys speculum Link
Ophrys tenthredinifera Willd. subsp neglecta (Parl.) E.G. Camus
Serapias cordigera L.
Serapias lingua L.
Serapias nurrica Corrias subsp. nurrica
Serapias parviflora Parl.
Spiranthes spiralis (L.) Chevall
Testo e fotografie di Fabio Presutti